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Il fabbisogno di arginina varia in base alla composizione della dieta e MyVetDiet ne tiene conto.


mercoledì 17 luglio 2019


Il fabbisogno di arginina varia in base alla composizione della dieta e MyVetDiet ne tiene conto

L'arginina, nella maggior parte degli animali, non rappresenta un amminoacido essenziale, tuttavia nel cane e nel gatto essa riveste un'importanza particolare. Questo amminoacido, infatti, oltre ad essere coinvolto nella sintesi proteica, è un componente indispensabile nel ciclo dell'urea, nel quale, è il precursore dell'ornitina e un intermedio del ciclo, permettendo la conversione dell'ammoniaca (molecola altamente tossica) in urea (molecola non tossica) eliminata, poi, dall'organismo

L'ammoniaca si forma principalmente durante il metabolismo proteico, per cui, maggiore sarà la percentuale di proteine presente nella dieta, maggiore sarà la quantità prodotta dall'organismo di questo metabolita e, di conseguenza, maggiore sarà la quantità di arginina necessaria per convertirla in urea.

FEDIAF, infatti, nelle sue linee guida, sottolinea che il fabbisogno di arginina, sia nel cane che nel gatto, aumenta con l'aumento del contenuto proteico della dieta. In particolar modo consiglia, per ogni aumento dell'1% (su sostanza secca) di proteina rispetto ai minimi indicati, un extra di 0,01 grammi di arginina nel cane e un extra di 0,02 grammi nel gatto. Questo incremento dovrebbe essere effettuato per ogni stadio di vita dell'animale.

La principale ragione per cui l'incremento richiesto nel gatto è maggiore rispetto a quello nel cane è la sua maggior sensibilità ad un eventuale carenza di arginina. Il gatto, infatti, non solo non è in grado di sintetizzare ex novo l'ornitina, il precursore dell'arginina all'interno del ciclo dell'urea, ma è anche incapace di sintetizzare l'arginina a partire dall'ornitina nei tessuti extraepatici, per una ridotta attività dell'enzima ornitina aminotransferasi.

L'assenza di arginina nella dieta di un gatto, può causare una grave iperammoniemia entro poche ore dal consumo di un singolo pasto, a causa dell'interruzione del processo di detossificazione dell'ammoniaca con lo sviluppo di segni clinici che includono vomito, spasmi muscolari, incoordinazione, convulsioni, coma e in alcuni casi morte. Anche i cani possono presentare questi sintomi ma generalmente in forma meno grave.

Di seguito riportiamo la tabella riassuntiva, fornita da FEDIAF, sul fabbisogno minimo di arginina necessario nel cane e nel gatto, in base alla percentuale di proteine su S.S presenti nella dieta.

CONTENUTO PROTEICO SU S.S.
GRAMMI DI ARGININA RICHIESTI SU 100 GRAMMI DI SOSTANZA SECCA DELLA DIETA
CANE ADULTO
CANE IN CRESCITA (> 14 sett. di vita)
CANE con < di 14 sett. di vita o IN RIPRODUZIONE
GATTO ADULTO
GATTO IN CRESCITA O IN RIPRODUZIONE

18
0,52
-
-
-
-
-

20
0,54
0,69
-
-
_

25
0,59
0,74
0,82
1
-

28
0,62
0,77
0,85
1,06
1,06

30
0,64
0,79
0,87
1,1
1,1

35
0,69
0,84
0,92
1,2
1,2

40
0,74
0,89
0,97
1,3
1,3

45
0,79
0,94
1,02
1,4
1,4

50
0,84
0,99
1,07
1,5
1,5

55
0,89
1,04
1,12
1,6
1,6



Gli spazi dove non sono presenti i numeri sono caselle che non vengono prese in considerazione perché il contenuto proteico è inferiore al minimo richiesto per quella specie in quella specifica fase di vita.

MyVetDiet, ad oggi l'unico software in Italia ad avere questa funzione, calcola e modifica già i minimi di arginina necessari all'animale in base alla percentuale di proteine presenti nella dieta che il veterinario sta componendo.


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